Avrei dovuto esserci già l'anno scorso. Pressanti impegni lavorativi me lo hanno impedito. Quest'anno invece sono riuscito ad essere della partita. Quello che subito mi ha stupito è come la macchina organizzativa di Muriel si sia mossa per tempo. In effetti, molti di noi pensano che talvolta le cose funzionino da sole. Non è vero. Bisogna essere disciplinati. Non porti 62 persone in cima a una collina nel Monferrato affidandoti solo alla buona sorte. Praticamente è stato come organizzare un matrimonio. Nell'epoca pre internet l'unico modo per riuscirci sarebbe stato spedire le partecipazioni!
Fatto sta che una parte del gruppo è confluito tranquillamente all'appuntamento milanese. Sono arrivato puntuale all'appuntamento. Nonostante le intenzioni di Muriel di partire alle 10, non ci muoviamo prima delle 10.30. A Palermo diciamo "fino a mezz'ora è appuntamento". Invero noto che anche a Milano, svizzera del sud, il detto pare applicarsi alla lettera. Il mio equipaggio è formato da DarthAlex, Irene e Stefano De Santis. Conoscenze di liste e di qualche riunione Eymerichiana. Imposto sul gps il percorso, copiato in maniera certosina dal percorso pubblicato qui, e parto alla volta di Cantavenna. Anzi di Vercelli, prima tappa intermedia, dove abbiamo preso l'aperitivo. Ammetto di avere torturato i miei passeggeri con una eterogenea compilation anni '80. Per non parlare dell'orrida voce "sexy" del mio gps. Opzione questa che invero ho disabilitato al ritorno. Sentirsi dare indicazioni da una voce robotica che ti dice "Cucciolo, amore, gira a destra tra 300 metri", è di una tristezza infinita. Dopo l'aperitivo il gps pare dare forfait! Il panico mi prende, con malcelata preoccupazione cerco di riavviare il tutto. Schiavo della tecnologia, non ho pensato di stampare il percorso sulla cara e vecchia carta. Per fortuna il gps riprende a funzionare e ci riavviamo. Non senza qualche difficoltà, tipo impreviste zone pedonali, o le solite rotonde in costruzione.
A un certo punto ci troviamo a scollinare per strade asfaltate, ma assolutamente impervie, piene di curve, tangenti a pericolosi dirupi. Con un pizzico di incoscienza proseguo imperterrito. Finalmente, con un piccolo brivido finale (tampono un auto in sosta (sic!)), arriviamo a Cantavenna. Il ristorante pare essere quello indicato, ma non c'è ancora nessuno! Com'è possibile? Ci eravamo persino fermati, nell'attesa del reset del gps! Possibile che l'improbabile percorso del gps, si sia rivelato la solita scorciatoia? Probabile, avevo gia avuto dei precedenti in tal senso (vedere qui). Fatto sta che dopo qualche minuto arriva il resto del "gruppone". Non possiamo proprio lamentarci del desco. Ottimo e abbondante. Una lunga teoria di antipasti, a cominciare da un ottimo trito crudo, passando dai salumi tipici, alla bagna cauda, alle salsicette al barolo. Seguita da due onesti primi, risotto e ravioli e un ottima selezione di fritti misti alla piemontese. Il vino locale ha innaffiato degnamente il tutto. Ordinari i dolci. Caffè e ammazzacaffè come da copione.
Il seguito è stato un piacevole gozzogovilgio, prima tra i tavoli del ristorante, poi su un vicino prato, dove ci siamo attardati fino al tramonto. Francesco Lato ha avuto il tempo di emulare le gesta di Ronaldo, nell'attiguo campo di calcetto, infortunio al ginocchio compreso. Tant'è che l'indomani... Ma questa è un altra storia. Dopo esserci diretti a Vercelli, dove abbiamo fatto una breve sosta in un pub, giusto per un piccolo ristoro, ci siamo riavviati verso Milano. Stavolta ho avuto altri passeggeri, tra i quali l'infortunato Francesco Lato. A mezzanotte sono arrivato a casa. Nonostante la stanchezza, Morfeo non mi ha accolto subito tra le sue braccia. Ho avuto il tempo e la forza di mettere in rete le mie foto, e di puntare la sveglia per l'indomani mattina alle 10. Infatti alle 11 avevo appuntamento con Francesco per andare al secondo dei miei impegni della fine settimana, il Cenacolo. Ma questa è un altra storia, e la trovate qui.
Fatto sta che una parte del gruppo è confluito tranquillamente all'appuntamento milanese. Sono arrivato puntuale all'appuntamento. Nonostante le intenzioni di Muriel di partire alle 10, non ci muoviamo prima delle 10.30. A Palermo diciamo "fino a mezz'ora è appuntamento". Invero noto che anche a Milano, svizzera del sud, il detto pare applicarsi alla lettera. Il mio equipaggio è formato da DarthAlex, Irene e Stefano De Santis. Conoscenze di liste e di qualche riunione Eymerichiana. Imposto sul gps il percorso, copiato in maniera certosina dal percorso pubblicato qui, e parto alla volta di Cantavenna. Anzi di Vercelli, prima tappa intermedia, dove abbiamo preso l'aperitivo. Ammetto di avere torturato i miei passeggeri con una eterogenea compilation anni '80. Per non parlare dell'orrida voce "sexy" del mio gps. Opzione questa che invero ho disabilitato al ritorno. Sentirsi dare indicazioni da una voce robotica che ti dice "Cucciolo, amore, gira a destra tra 300 metri", è di una tristezza infinita. Dopo l'aperitivo il gps pare dare forfait! Il panico mi prende, con malcelata preoccupazione cerco di riavviare il tutto. Schiavo della tecnologia, non ho pensato di stampare il percorso sulla cara e vecchia carta. Per fortuna il gps riprende a funzionare e ci riavviamo. Non senza qualche difficoltà, tipo impreviste zone pedonali, o le solite rotonde in costruzione.
A un certo punto ci troviamo a scollinare per strade asfaltate, ma assolutamente impervie, piene di curve, tangenti a pericolosi dirupi. Con un pizzico di incoscienza proseguo imperterrito. Finalmente, con un piccolo brivido finale (tampono un auto in sosta (sic!)), arriviamo a Cantavenna. Il ristorante pare essere quello indicato, ma non c'è ancora nessuno! Com'è possibile? Ci eravamo persino fermati, nell'attesa del reset del gps! Possibile che l'improbabile percorso del gps, si sia rivelato la solita scorciatoia? Probabile, avevo gia avuto dei precedenti in tal senso (vedere qui). Fatto sta che dopo qualche minuto arriva il resto del "gruppone". Non possiamo proprio lamentarci del desco. Ottimo e abbondante. Una lunga teoria di antipasti, a cominciare da un ottimo trito crudo, passando dai salumi tipici, alla bagna cauda, alle salsicette al barolo. Seguita da due onesti primi, risotto e ravioli e un ottima selezione di fritti misti alla piemontese. Il vino locale ha innaffiato degnamente il tutto. Ordinari i dolci. Caffè e ammazzacaffè come da copione.
Il seguito è stato un piacevole gozzogovilgio, prima tra i tavoli del ristorante, poi su un vicino prato, dove ci siamo attardati fino al tramonto. Francesco Lato ha avuto il tempo di emulare le gesta di Ronaldo, nell'attiguo campo di calcetto, infortunio al ginocchio compreso. Tant'è che l'indomani... Ma questa è un altra storia. Dopo esserci diretti a Vercelli, dove abbiamo fatto una breve sosta in un pub, giusto per un piccolo ristoro, ci siamo riavviati verso Milano. Stavolta ho avuto altri passeggeri, tra i quali l'infortunato Francesco Lato. A mezzanotte sono arrivato a casa. Nonostante la stanchezza, Morfeo non mi ha accolto subito tra le sue braccia. Ho avuto il tempo e la forza di mettere in rete le mie foto, e di puntare la sveglia per l'indomani mattina alle 10. Infatti alle 11 avevo appuntamento con Francesco per andare al secondo dei miei impegni della fine settimana, il Cenacolo. Ma questa è un altra storia, e la trovate qui.
Bravo Emanuele, ma un poco di sintesi? ihihihi
RispondiEliminaPropongo un concorso: "racconta la tua monferrata in 5 righe!"
Si vince un bicchier di vino alla prossima edizione :D
che tirchio! un bicchiere di vino! magari di quello compreso nel menu!!!
RispondiEliminaIo l'ho sempre detto che è meglio una sgualcitissima cartina ed un buon compagno di viaggio piuttosto che una caxxo di vocina sexi che ti fa svoltare in un qualche canale non segnalato sulle mappe scaricate da programmi p2p e craccati!!! hihihi se ti fossi stampato anche solo il pdf con le indicazioni avresti scoperto che a trino il centro al Sabato dalle 10 alle 17 è pedonale causa mercato!!!
RispondiEliminaMa poi come hai fatto a bocciare una auto ferma all'arrivo... l'avrei capito molto di più all'uscita del pranzo!!!
Bravo bravo, nostro Fido Pilota.
RispondiEliminaLa prossima vota, però, impostiamo il GPS su un bel growl, così Darth è contento.
PS.: Sei ufficialmente nominato mio fotografo personale!
@airine airine, mica de roma sarai?
RispondiEliminaDi Roma, io?
RispondiEliminaEchettelofappenzà?